
Il mio mantra: non ci sono scelte giuste in assoluto.
Ho lavorato per molti anni in un grande ospedale milanese, poi la mia doppia maternità ha completamente cambiato il mio sentire di ostetrica, così da rinunciare al ruolo ospedaliero per intraprendere la libera professione.
Molto più di un lavoro. Fin da piccola sono sempre stata affascinata da pancioni e bebè. Spesso chiedevo a mia mamma di portarmi in ospedale a visitare il nido. Ero incuriosita e forse anche incredula nel vedere tutti quei bimbi esposti in vetrina… altro che rooming-in! Nella mia testa albergava già un’immagine molto più naturale, semplicemente quella di una mamma accanto al suo bambino.
Sono nata in un freddo gennaio, con una spalla lussata e dopo un mesetto di grandi preoccupazioni per i miei genitori a causa di un piccolo distacco di placenta. Ho bloccato per parecchio tempo mia madre a letto, con un fratellone a casa che non era per niente contento, ma nel tempo siamo riusciti a recuperare alla grande il nostro rapporto. Fin da subito sono stata attaccata alla vita, guardandola con un gran sorriso!
E per la Vita lavoro!
Mi sono trovata quasi per caso a fare l’ostetrica, ma nel tempo ho capito che non è stato solo un caso. Sono mamma di due bambine completamente diverse tra loro, complementari direi.
Conciliare lavoro e famiglia, trovare il giusto equilibrio tra la professione di ostetrica e l’impegno a casa con i miei cari non è sempre facile. Mi capita spesso di pensare al mio lavoro come ad un terzo figlio, che merita amore, cura ed attenzione … ovviamente senza nulla togliere alle mie bimbe! Ogni giorno imparo qualcosa dalle donne, dalle coppie, dalle famiglie che incontro nell’esercizio della mia professione.
Ma sono soprattutto i bambini a trasmettermi l’entusiasmo per questo lavoro, quello stesso entusiasmo che trasmetto anche alle mie figlie e questo, è innegabile, dà un senso a tutto!